Si respira un’aria internazionale in Accademia09: dal 19 al 23 Dicembre avremo infatti il piacere di ospitare Lola Cohen, actor coach del Lee Strasberg Institute di New York tra i principali esponenti del metodo Strasberg a livello mondiale.

Assieme a Lola ci saranno due guest coach i cui nomi al momento sono vincolati da segreto di divulgazione, che contribuiranno allo sviluppo di un’esperienza formativa che si preannuncia già eccezionale.

Il Metodo Strasberg – fonte: postpopuli.it

Coach di Al Pacino e di molte altre star hollywoodiane, Lee Strasberg (1901-1982) è stato per oltre trent’anni direttore dell’Actors Studio di New York, oltre che autore dell’opera Il sogno di una passione. Lo sviluppo di un metodo (1990). Inventore di una delle metodologie più efficaci e innovative delle pedagogie teatrali di tutti i tempi, attraverso l’esaltazione di  alcune tra le migliori tecniche di insegnamento portate alla ribalta dal già noto Konstantin Stanislavskji, Strasberg partorisce un gioiello dalla strabiliante potenza creativa.

I cultori del genere sono soliti indicare con il termine di “metodo” teatrale le evoluzioni dell’insegnamento messe a punto da entrambi: si parla, infatti correttamente, di “metodo Stanislavskji-Strasberg”.

Conosciuto come la scuola di perfezionamento per attori più importante del mondo occidentale, l’Actors Studio durante la presidenza di Strasberg divenne non tanto un luogo di prove ed esercitazioni, quanto setting di chiacchierate a ruota libera.

Diversamente da Stanislavskji che sosteneva che l’attore dovesse tornare a nascere ogni volta, dal punto di vista emozionale, sotto gli occhi dello spettatore, Strasberg si fece promotore della “memoria emotiva”, una funzione del cervello orientata al ricordo delle emozioni e delle reazioni conseguenti, da cui nacque una tecnica focalizzata più sulla modalità espressiva di un’emozione che sul riconoscimento dello stato d’animo ad essa associato.

Secondo Strasberg le difficoltà di recitazione incontrate dagli attori derivavano dalle loro abitudini espressive, o meglio, dalla repressione dell’espressione dell’emozione così come sgorga da dentro, problema questo reso ancora più complesso dalla vita in società. La domanda dalla quale il grande regista si faceva guidare era: “Come può l’attore rendere espressivi i suoi veri sentimenti sul palcoscenico?”

Per Strasberg non c’era niente da scoprire, ma tutto da ricordare. Non era necessario che l’interprete rinascesse ogni volta nei nuovi personaggi che comparivano sui copioni – come sosteneva Stanislavskji -: l’importante per il direttore dell’Actors Studio era ritrovare in se stessi le caratteristiche che il personaggio dimostrava di avere sulla carta.

Attraverso libere associazioni, rilassamento psicofisico, strategie di memoria dei sensi, gli attori finivano per migliorare drasticamente le loro capacità recitative. Frenati dal ritmo di tutti i giorni e dalla vita associata, siamo abituati a canalizzare le nostre reazioni emotive lungo binari rassicuranti e ben delineati. Di base, ognuno di noi è in grado di intravedere dentro di sé quali sarebbero le sue reazioni emotive vere, scevre da ogni condizionamento sociale, così come le modalità espressive a esse correlate. Era su questo materiale che Strasberg lavorava: una specie di maieutica della memoria delle emozioni.

Chi è Lola Cohen

Lola Cohen muove i suoi primi passi nella recitazione studiando con Lee Strasberg negli ultimi anni di vita del Maestro, dal 1977 al 1982, presso il Lee Strasberg Theatre and Film Institute di New York e Los Angeles.

Dopo la morte di Lee, Lola prosegue la sua formazione con l’enigmatica Kim Stanley, che sviluppa la sua personalissima tecnica attraverso l’iconico Need Exercise. Lola poi continua il training con Jose Quintero e viene introdotta da David Proval al lavoro di Sanford Meisner.

E’ lì che è cominciata, e continua ancora oggi, la carriera di Lola come insegnante di recitazione. Con lei, allo Strasberg Institute di New York e Los Angeles, hanno studiato migliaia di attori e registi provenienti da tutto il mondo.

Dal 1996, Lola insegna nella NYU Tisch School of the Arts, il Dipartimento di Arti Drammatiche presso l’Istituto Strasberg. Lola dal 1999 è anche professore associato di Diritto alla Brooklyn Law School, dove ha creato un corso di “Relax, concentrazione e capacità di comunicazione per avvocati”.

Le Master Class di Lola: The American University, Washington, D.C. .; Academia 09, Milano, Italia; TELLTOJOYTHEATER alla Cechov International Theatre School di Melikhovo, Russia e, Danimarca.

Le conferenze/corsi di Lola: presso il Centro Russo per la Scienza e la Cultura di Copenaghen, il National Film School danese e il Danish Film Institute, la Holberg Film / Theatre School di Copenhagen e il Teatro Liceo Rødkilde in Mon, Danimarca; Pratt Institute, Brooklyn, NY – Mass Design Group, Boston;

In qualità di membro del Rolling Thunder Review di Bob Dylan, Lola ha fatto il suo debutto cinematografico in Renaldo e Clara del 1975 e nel 2009 ha interpretato il giudice Kaplan in Inside a Change di Rik Cordero, che ha vinto come miglior film al Festival Latino International HBO del 2010.

Lola ha contribuito ed è apparsa nel documentario di American Masters, There but for Fortune, sul cantante folk e attivista politico Phil Ochs. Lola è stata una fonte per il documentario di Liz Garbus su Marilyn Monroe – Love, Marilyn – e apparirà in un documentario su Kim Stanley attualmente in produzione. Per maggiori info: www.theneedsofkimstanley.com/ www.facebook.com/theneedsofkimstanley

I crediti alla regia di Lola includono: Sogno di una notte di mezza estate per il Woodstock Youth Theatre; The Maids di Jean Genet presso l’Istituto Strasberg; Snowangel di Lewis John Carlino all’ Artist-in-Residence presso SUNY-Ulster e presso l’Istituto Strasberg; Il Gabbiano (un work in progress), di Anton Chekhov a Melikhovo, Russia.

Il libro di Lola “Le note di Lee Strasberg”, realizzato in stretta collaborazione con l’Istituto e la famiglia Strasberg, è stato pubblicato da Routledge nel 2011 ed è in ristampa.